Il termine etnocentrismo deriva dalla parola greca ethnos „popolo“. Il popolo si sposta al centro come dottrina, ideologia o corrente intellettuale.
Un termine interdisciplinare
Nel frattempo, l’etnocentrismo è diventato un termine comune che trova applicazione interdisciplinare. Viene utilizzato in psicologia, scienze sociali e scienze politiche. L’etnocentrismo è inteso come il pregiudizio di un individuo verso persone e gruppi culturalmente estranei. La persona guarda attraverso gli occhiali della propria cultura („il proprio gruppo“), ne fa uno standard e interpreta la rispettiva altra cultura („gruppo straniero“) su questa base. Questo porta a un trasferimento non riflesso degli atteggiamenti della propria cultura. Oltre a ciò, si possono osservare tendenze normative: Le persone considerano la propria cultura e la propria religione come buone, morali e virtuose. I gruppi esterni, invece, sono visti come cattivi, immorali e minacciosi.
Pregiudizi e stereotipi
Giocano quindi un ruolo anche gli stereotipi e i pregiudizi che, se non riconsiderati, possono diventare la base di un comportamento razzista o nazionalista: „L’etnocentrismo va oltre la semplice xenofobia in quanto lo straniero non è visto solo come estraneo e quindi spaventoso, ma soprattutto come „inferiore“ a causa di un esagerato senso del noi“ (Wahle 2017, 231).
Il controconcetto definitorio dell’etnocentrismo è il policentrismo, che sostiene un atteggiamento aperto e tollerante nei confronti di persone di altre culture, modi di vita e punti di vista. L’unicità e l’indipendenza delle altre culture sono rispettate e i propri valori e atteggiamenti culturali sono riflessi criticamente nel processo.
L’etnocentrismo si riferisce alla tendenza di un gruppo a considerare la propria cultura, le proprie tradizioni, i propri valori e le proprie norme come superiori e „giuste“ rispetto ad altre culture e gruppi. L’etnocentrismo può portare le persone a considerare le altre culture come „straniere“, „esotiche“ o „inferiori“ e a svalutarle o discriminarle. L’etnocentrismo può anche portare a pregiudizi, stereotipi e conflitti tra gruppi diversi. È importante notare che l’etnocentrismo non si basa solo sull’etnia, ma anche su altri segni di identità come la religione, la lingua, il genere o l’orientamento sessuale.
L’etnocentrismo è un modo di pensare in cui la propria cultura, religione o nazione è vista come autorevole nel valutare e interpretare il mondo. Non si tratta solo di dare valore alla propria cultura, ma anche di disprezzare o rifiutare le altre culture. Le persone etnocentriche tendono a considerare il proprio patrimonio culturale come l’unica base legittima per i valori e le norme e a valutare le altre culture di conseguenza. Questo può portare a una percezione distorta e negativa delle altre culture.
L’etnocentrismo può manifestarsi a diversi livelli. A livello individuale, l’etnocentrismo può portare a pregiudizi e discriminazioni, ad esempio quando una persona viene rifiutata o discriminata a causa del suo background culturale. A livello sociale, l’etnocentrismo può portare a disuguaglianze sociali e razzismo. Può anche contribuire ad alimentare i conflitti tra culture o nazioni diverse.
È importante sottolineare che l’etnocentrismo non è un tratto umano universale, ma una costruzione culturale che può variare da una cultura all’altra. La diversità culturale e l’interculturalità sono elementi importanti per una società aperta e tollerante che promuove il rispetto e il riconoscimento di culture e prospettive diverse.
Letteratura
Ahlheim, Klaus (2013): Rechtsextremismus, Ethnozentrismus, politische Bildung. Kritische Beiträge zur Bildungswissenschaft, vol. 8. Hannover: Offizin.
Hagedorn, Jörg et al. (eds.) (2010): Etnia, genere, famiglia e scuola: l’eterogeneità come sfida educativa. Wiesbaden: VS.
Sumner, William Graham (2007): Folkways. A Study of Mores, Manners, Customs and Morals. Ristampa dei Classici di Cosimo. New York: Dover Publications.
Wahle, Stefan (2017): Fremdheitserlebnisse und Helferphantasien unter dem Einfluss von Ehtnozentrismus. 2a ed. Norderstedt: Books on Demand.